Ogni bambino ha il diritto di crescere sano e in condizioni di sicurezza, di sfruttare il suo potenziale, di essere ascoltato e preso sul serio.
Nonostante la ratifica della Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo (CDF) nel 1997, la Svizzera è ancora lontana dall’applicazione pratica delle sue disposizioni. Questo è quanto evidenziato dalla Commissione Federale per l’Infanzia e la Gioventù (CFIG)1, che denuncia come i diritti dei bambini – in particolare quello di essere ascoltati – siano sistematicamente ignorati, specialmente nei procedimenti legati al diritto di famiglia.
La Necessità di una Formazione Appropriata
Un dato significativo è che solo una minima percentuale dei bambini vengono ascoltati dai giudici (nel 2011 solo il 10% dei minori 2 coinvolti in circa 14mila procedimenti di divorzio annuali e non risultano ad oggi significativi miglioramenti), una palese violazione dell’articolo 12 della Convenzione ONU. Tale articolo sancisce il diritto dei minori di esprimere la propria opinione su qualsiasi questione che li riguardi, con la garanzia che questa venga adeguatamente considerata.
Il nodo cruciale per garantire il rispetto dei diritti dei bambini risiede nella formazione specialistica di tutti coloro che operano nel settore del diritto di famiglia, dalla Magistratura agli assistenti sociali. È fondamentale che questa formazione includa conoscenze aggiornate sulla psicologia dell’età evolutiva e sullo sviluppo emotivo e affettivo dei bambini.
Negli ultimi decenni, le neuroscienze hanno fornito dati preziosi sullo sviluppo e funzionamento del cervello infantile e sull’impatto di un ambiente sicuro, empatico e rispettoso sulla crescita dei minori. Tuttavia, gran parte delle pratiche attuali si basa su modelli obsoleti, che spesso aggravano o rischiano di aggravare le problematiche anziché risolverle.
Comprendere lo sviluppo infantile e adottare approcci basati sulle evidenze scientifiche non è un’opzione, ma una necessità imprescindibile per chiunque operi nel settore. Solo una formazione specifica e adeguata può garantire che si lavori realmente nell’interesse superiore del minore, evitando di colludere con dinamiche disfunzionali che potrebbero danneggiarlo ulteriormente.
La Disciplina Positiva come Base per la Genitorialità
Accanto alla necessità di una formazione specialistica per i professionisti, è essenziale promuovere una sensibilizzazione capillare tra i genitori sull’importanza della disciplina positiva e di un’educazione non violenta. È dimostrato che l’uso di punizioni fisiche o comportamenti degradanti nei confronti dei bambini non solo è inefficace, ma è profondamente dannoso per il loro sviluppo psicologico, emozionale ed affettivo.
Nel 2024, Consiglio Federale ha annunciato che nel Codice Civile svizzero verranno introdotte disposizioni che vietano tassativamente l’uso di punizioni corporali e qualsiasi trattamento umiliante nei confronti dei bambini. Sebbene questa misura dovrebbe già essere dettata dal buon senso in una società civile, la sua formalizzazione rappresenta un passo avanti nella tutela dei diritti dei minori.
L’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo.
—Nelson Mandela
Una genitorialità consapevole, basata su rispetto, connessione ed empatia, rappresenta il fondamento per creare un ambiente sano e favorevole alla crescita. È attraverso questa combinazione di consapevolezza, amorevolezza e autorevolezza che possiamo essere per i nostri figli un esempio, un modello e garantire loro una crescita sana, serena e resiliente.
Verso un’educazione rispettosa del bambino e dei suoi diritti.
La Cultura della Partecipazione: I Bambini come Soggetti di Diritto
Un cambiamento significativo richiede anche una trasformazione culturale: i bambini devono essere considerati non come oggetti da proteggere, ma come soggetti con diritti inalienabili, alla pari degli adulti. Il coinvolgimento dei minori nelle decisioni che li riguardano non è un lusso, ma un diritto fondamentale che rafforza la loro resilienza e il senso di autostima.
Studi3 dimostrano che nei Tribunali in cui i bambini vengono consultati regolarmente, si ottengono informazioni più complete, una maggiore serenità nei minori coinvolti e un miglioramento complessivo del procedimento. Tuttavia, per attuare questo cambiamento, serve un investimento su vasta scala in campagne di sensibilizzazione e in programmi strutturati di formazione continua per tutti gli attori coinvolti.
Verso una Nuova Direzione: La Svizzera come Modello?
Per realizzare una vera cultura della partecipazione e garantire la globale tutela emotiva e affettiva dell’età evolutiva e della genitorialità, la Svizzera deve andare oltre le parole e impegnarsi con azioni concrete. È necessario:
- Formazione adeguata obbligatoria e aggiornata per i professionisti del diritto di famiglia, con un focus sulla psicologia dello sviluppo e sulle dinamiche relazionali con i minori.
- Promozione della disciplina positiva tra i genitori, accompagnata da campagne di sensibilizzazione sull’educazione non violenta.
- Introduzione di specialisti con adeguate qualifiche e esperienza clinica nei procedimenti giudiziari per supportare la consultazione dei bambini e garantire che la loro voce sia ascoltata nel rispetto della loro età e maturità.
- Rafforzamento delle basi legali, con un’applicazione sistematica delle disposizioni della Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo in ogni ambito, dalla famiglia alla scuola, fino ai Tribunali.
La Formazione come Antidoto al Mismanagement: Un Nuovo Approccio alla Tutela dei Minori
Il malfunzionamento dei procedimenti familiari e il mancato rispetto dei diritti dei minori sono spesso legati al mismanagement professionale, ovvero all’incapacità di affrontare situazioni complesse per mancanza di competenze adeguate.
Questo problema è aggravato dalla carenza di formazione specialistica, dalla scarsa (e in certi casi inesistente) supervisione e dall’insufficiente valorizzazione economica e professionale di chi opera in questo ambito cruciale, come consulenti tecnici, assistenti sociali, legali e mediatori.
La soluzione risiede in una formazione adeguata e continua: un processo educativo permanente che non solo aggiorni le competenze tecniche, ma promuova anche una solida base culturale, umana e valoriale. È necessario che tutti i professionisti del diritto di famiglia comprendano le delicate dinamiche psicologiche, emozionali ed affettive che caratterizzano l’età evolutiva e le situazioni di conflitto familiare.
Inoltre, occorre incentivare approcci innovativi come la mediazione familiare, che riduce la conflittualità e favorisce il recupero delle relazioni tra genitori e figli, e creare figure professionali altamente specializzate, come il potenziatore genitoriale4, capaci di offrire un supporto evolutivo alle famiglie.
Questo cambio di paradigma richiede un impegno coordinato tra istituzioni accademiche, giuridiche e territoriali, con un focus sull’etica e sulla costruzione di una cittadinanza consapevole e proattiva. L’obiettivo è garantire che ogni bambino sia tutelato da professionisti competenti, preparati a proteggere i suoi diritti e il suo benessere emotivo ed affettivo.
Un Invito all’Azione
Il cambiamento inizia da noi. Garantire che ogni bambino possa godere pienamente dei propri diritti non è solo un dovere morale, ma un obbligo legale. Investire nella formazione, nella sensibilizzazione e nella promozione di pratiche rispettose ed empatiche è l’unico modo per costruire una società davvero giusta ed equa.
È tempo che la Svizzera smetta di considerare i diritti dei bambini come un’idea astratta e inizi a metterli al centro delle sue politiche e decisioni. Solo così potremo garantire a ogni bambino una crescita serena e un futuro migliore.
Approfondire il Tema: Nel Rispetto dell’Infanzia
Riguardo la Tutela dei minori c’è davvero tanto da fare, in tutto il mondo. Un cambiamento di paradigma a favore di un’educazione che rispetti l’integrità e i diritti del bambino è il primo e più importante passo per migliorare il benessere della società mondiale.
Nel Rispetto dell’Infanzia è un’opera pensata per stimolare il dialogo e per alimentare il cambiamento e contribuire alla costruzione di una società più giusta, dove ogni bambino possa crescere in un ambiente rispettoso, sicuro e stimolante.
Un libro essenziale, ambizioso, più che mai urgente.
Footnotes
- Il diritto dei minori a un’educazione senza violenza (Commissione federale per l’infanzia e la gioventù CFIG) ↩︎
- Il bambino soggetto di diritto: una “rivoluzione” (swissinfo) ↩︎
- Ascoltiamo i bambini: il diritto di esprimere la propria opinione e di essere ascoltati (Commissione federale per l’infanzia e la gioventù CFIG) ↩︎
- Il modello medico-pedagogico nell’evoluzione biologica della famiglia ed il potenziatore genitoriale, Prof. Dott. Matteo Villanova (su Amazon) ↩︎
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