“Le emozioni provate nei primi anni di vita, e altre sensazioni che hanno suscitato gioia o dolore, lasciano tracce indelebili che condizioneranno le nostre azioni e reazioni nell’intero corso dell’esistenza.”
—Rita Levi-Montalcini
Un Segnale Chiaro contro Violenza e Maltrattamento infantile
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale1 ha approvato un progetto cruciale: sancire nel Codice Civile il principio di un’educazione non violenta. Si tratta di un passo storico per il futuro dei nostri figli e della nostra società, che mira a trasformare un retaggio culturale obsoleto.
Con 21 voti favorevoli su 24, la Commissione ha sostenuto la proposta del Consiglio federale di vietare espressamente le punizioni corporali e i trattamenti degradanti nell’educazione. Questa decisione non è solo una riforma legale: è un messaggio chiaro per promuovere una cultura che rispetti l’integrità e i diritti dei bambini.
Violenza nell’Educazione: Un Retaggio Culturale da Superare
Punizioni corporali come sculacciate e schiaffi e altre vessazioni e simili soprusi tipici della pedagogia nera2, sono purtroppo ancora presenti in molte famiglie. Tuttavia, le ricerche3 confermano che questi approcci non solo sono inefficaci, ma creano danni profondi e a lungo termine, paragonabili agli effetti di abusi più gravi.
Uno schiaffo o una sculacciata degradano e umiliano i bambini, compromettendo il loro sviluppo. Il loro effetto negativo va oltre il momento, creando danni a livello psicologico, emozionale, affettivo, neurologico. Inoltre, punizioni corporali e atteggiamenti vessatori minano l’autostima e la fiducia del bambino, alimentando sentimenti di paura, rabbia e frustrazione, e spesso lasciando profonde cicatrici che si manifestano in comportamenti aggressivi o depressivi e in tutta una serie di (evitabili) problemi in età adulta.
Tutti i problemi — dalle guerre alla violenza domestica — sono la conseguenza del maltrattamento e abusi sui bambini.
Leggi Esistenti e Cambiamento Culturale
Sebbene in Svizzera siano già presenti leggi penali e civili che vietano l’uso della violenza nei confronti dei minori, è il retaggio culturale che deve essere cambiato. Le convinzioni tradizionali, che giustificano la violenza come “necessaria” o “educativa”, continuano purtroppo a perpetuare modelli aberranti, dannosi e superati.
L’introduzione del principio di un’educazione non violenta nel Codice Civile non è solo una norma giuridica: è un segnale forte e chiaro per trasformare la mentalità collettiva. Un cambiamento che invita famiglie, educatori e tutta la società a riconsiderare le proprie idee e pratiche relative all’educazione dei figli, adottando approcci rispettosi dei diritti dei bambini.
I Danni della Violenza nell’Educazione
Le punizioni corporali, le crudeltà psicologiche e il maltrattamento emotivo danneggiano inoltre il rapporto o legame genitore-figlio, compromettendo la crescita emotiva e sociale del bambino. Studi scientifici dimostrano che:
- La violenza, anche “lieve”, aumenta il rischio di ansia, depressione e comportamenti problematici.4
- I bambini che subiscono punizioni corporali tendono a replicare la violenza nelle relazioni future, alimentando un ciclo dannoso.5
Educare non è sinonimo di punire o controllare con la paura, ma costruire con empatia e rispetto. È necessario superare l’idea che “le busse fanno crescere”o che bisogna sottomettere il bambino, stroncandone la volontà personale, per abbracciare una visione educativa che promuova autonomia, empatia e responsabilità.
Un Modello di Successo dai Paesi Limitrofi
L’esperienza dei Paesi vicini dimostra che introdurre il principio di un’educazione non violenta porta risultati tangibili. Dove leggi simili sono già in vigore, i livelli di violenza domestica sono diminuiti significativamente6. La normativa non solo tutela i bambini, ma guida la società verso una cultura del rispetto.
Nel Rispetto dell’Infanzia
Questa modifica al Codice Civile è perfettamente allineata a quanto sostengo nel mio libro Nel Rispetto dell’Infanzia. Educare equivale a dare un esempio. I nostri figli imparano da ciò che siamo e facciamo, piuttosto che da quel che diciamo loro. Il comportamento sconsiderato degli adulti nei confronti dei bambini è alla base di tanti problemi sociali. È necessario un radicale cambio di paradigma, a favore di un’educazione rispettosa dell’integrità e dei diritti del bambino. Il modo in cui educhiamo oggi determina il tipo di società in cui vivremo domani.
Un Messaggio Chiaro per il Futuro
Questa modifica al Codice Civile non impone metodi specifici, ma rafforza l’impegno per un’educazione senza violenza, basata sul rispetto e sull’integrità. Accanto alla normativa, il progetto prevede misure di prevenzione e sensibilizzazione, volte a sostenere i genitori e le famiglie nell’affrontare le sfide educative e a costruire relazioni più sane e forti.
Sancire il principio dell’educazione non violenta non è solo un atto legislativo: è un atto culturale. È un segnale chiaro che i bambini meritano rispetto, protezione e opportunità di crescere sani, emotivamente e socialmente. Come individui e come comunità, dobbiamo abbandonare metodi violenti e obsoleti, scegliendo un’educazione che costruisca empatia, autonomia e rispetto reciproco.
La società di domani sarà il riflesso di come educhiamo i bambini oggi. Cambiamo il paradigma. Insieme.
Footnotes
- Comunicato stampa CAG-N del 17 gennaio 2025: Il principio dell’educazione non violenta deve essere sancito nel Codice civile. ↩︎
- Pedagogia nera: Fonti storiche nell’educazione civile di Katharina Rutschky, A cura di Paolo Perticari, Mimesis Edizioni ↩︎
- Dossier punizioni corporali redatto da Anna Vidoli, UFaG; Spanking and Child Outcomes: Old Controversies and New Meta-Analyses, Gershoff, E. T., & Grogan-Kaylor, A; The Effects of Spanking on the Brain, Harvard Graduate School of Education ↩︎
- Corporal Punishment by Parents and Associated Child Behaviors and
Experiences: A Meta-Analytic and Theoretical Review, Gershoff, E. T. ↩︎ - Intergenerational effects of childhood maltreatment: A systematic review of the parenting practices of adult survivors of childhood abuse, neglect, and violence, Carolyn A Greene, Lauren Haisley, Cara Wallace, Julian D Ford ↩︎
- Il diritto a un’educazione non violenta, Protezione dell’infanzia Svizzera ↩︎
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